INFO BOOK

  1. Regolamento della casa
  2. Numeri Utili
  3. Informazioni generali
  4. Storia della bandiera di Genova
  5. Come arrivare a :
  6. Storia di Genova
  7. Info e link Luoghi da Visitare Genova e Riviere di Levante e Ponente
  8. Specialità genovesi






1. REGOLAMENTO DELLA CASA


Gentile Ospite – Gentili Ospiti,

le regole da osservare nel nostro appartamento non sono soltanto quelle sancite dalla Legge, ma, più semplicemente, sono dettate dal buon senso e dal reciproco rispetto.

Queste regole hanno un solo obiettivo: garantire un soggiorno sereno, tranquillo e senza sorprese a tutti gli ospiti, a quelli che arrivano, a quelli che soggiornano ed a quelli che partono.


ARRIVO

Salvo sue necessità particolari e nostra disponibilità, il check-in deve essere effettuato dalle 14.00 in poi; non avendo un servizio di portineria.

Vi preghiamo di informarci sull'orario di arrivo (anche di eventuali ritardi).

Se non ancora inviatoci dopo aver prenotato, al momento dell'arrivo dovrà consegnarci un documento d'identità (carta d’identità, passaporto o patente) previsto dalla Normativa vigente, sia suo che di tutti gli altri ospiti, che Le verranno prontamente riconsegnato. I suoi dati sono trattati in conformità con la vigente normativa sulla privacy, I dati che sono in nostro possesso sono esclusivamente quelli trasmessi volontariamente dagli utenti tramite moduli, email, fax o chiamate telefoniche per la richiesta di informazioni e/o servizi da noi offerti.

Il loro utilizzo è riservato esclusivamente alla relativa richiesta di disponibilità/prenotazione, non verranno ceduti a terzi e ne potrà richiedere la cancellazione in ogni momento rivolgendosi a noi. Per qualsiasi dubbio in proposito non esiti a contattarci.


CHIAVI Sarà un piacere per noi consegnarLe le chiavi del nostro appartamento. Le custodisca attentamente e si impegni a conservarle con cura. In caso di smarrimento delle stesse saremo costretti ad imporre una penale dell'importo di € 35 ,00, per il loro rifacimento.


PARTENZA 

Gli appartamenti devono essere riconsegnati entro le ore 11.00 della data di partenza, salvo accordi particolari presi al momento del check-in con il gestore della struttura. Ci preme informarLa che superate le ore 12 senza che l'appartamento venga liberato, Le verrà addebitata un'ulteriore giornata di soggiorno.

Prima della vostra partenza, al fine di facilitare l’arrivo dei prossimi affittuari, vi invitiamo gentilmente a :

  • Svuotare e buttare tutti i rifiuti all'interno della casa
  • Lasciare pulite tutte le stoviglie
  • Spegnere la luce di tutto l'appartamento e spegnere l’aria condizionata in estate
  • Chiudere tutte le persiane, finestre e porte dell'appartamento
  • Lasciare asciugamani sporchi sul pavimento dei bagni e asciugamani puliti piegati sul letto
  • Consegnare le chiavi al Proprietario dell'Appartamento.

PULIZIA DELL’IMMOBILE 

Il nostro appartamento viene consegnato ai Clienti in perfetto ordine e pulizia. Alla riconsegna da parte del Cliente, a fine soggiorno, tutti gli eventuali guasti saranno conteggiati e conseguentemente addebitati. I Clienti uscenti dovranno provvedere a lasciare l'immobile in ordine prima della loro partenza. La preghiamo di preservare la sistemazione affittata e di trattare con cura i mobili e l'attrezzatura degli appartamenti. Per assicurarLe un soggiorno piacevole ed evitare possibili malintesi La preghiamo di leggere il regolamento della casa. Il presente Regolamento è da leggere con cura e tutti gli ospiti devono accettarne integralmente il contenuto e a rispettarlo durante il suo soggiorno presso il nostro appartamento. Per tutto quanto non esplicitamente citato si fa riferimento alle normative vigenti, al buon gusto ed al buon senso di ciascuno nell'interesse di tutti.


LENZUOLA E ASCIUGAMANI 

I gentili ospiti troveranno all'arrivo gli asciugamani e le lenzuola. Non sono previsti cambi biancheria, se non richiesti e pagati a parte da voi, nel momento in cui il soggiorno sia inferiore a 5 gg. I cambi extra eventualmente richiesti sono a pagamento con un costo di 5,00 € a persona.


REGOLE VARIE
  1. A) Non fate troppo rumore dopo le ore 23.00;
  2. B) Evitate di fare rumore al momento di salire e scendere le scale soprattutto se si rientra a tarda notte;
  3. C) Non spostate i mobili dell'appartamento (Sedie,Tavoli, letto ecc.);

D)Non fumate all'interno dell'appartamento e nelle scale del condominio;

  1. E) Gettate solo carta igienica nel WC in bagno;
  2. F) L'appartamento non è disponibile per realizzare feste, addio al celibato/nubilato etc....;
  3. G) L'appartamento non viene affittato a persone che svolgono attività illegali.
  4. H) L'appartamento è dotato di connessione WIFI GRATUITA. Gli ospiti devono quindi sempre rispettare tutti i principi legali, leggi e norme che regolano proprio l'utilizzo di internet.
  5. I) Noi amiamo gli animale e li abbiamo nelle nostre famiglie ma qui in questo nostro appartamento non sono ammessi;
  6. L) Non si può utilizzare la lavatrice per fare il bucato dopo le ore 24.00;
  7. M) Non si può fare l'uso di superalcolici e droghe
  8. N) La spazzatura differenziata (carta, plastica, vetro) deve essere gettata negli appositi cassonetti sotto casa;
  9. O) Le persone soggiornanti sono gli ospiti, regolarmente registrati.
  10. P) L'appartamento non è dotato di cassaforte pertanto gli Ospiti hanno il dovere di badare alle proprie cose e agli oggetti di valore lasciati nelle sistemazioni. La Proprietà non è responsabile per l'eventuale scomparsa di questi oggetti.
  11. Q) Quando gli ospiti escono di casa hanno l'obbligo di chiudere sempre a chiave sempre la porta, le finestre di tutto l'appartamento, spegnere le luci, gli elettrodomestici, la TV, il condizionatore, chiudere il gas, i rubinetti e quant'altro.
  12. R) L'Ospite che volontariamente o involontariamente causa un guasto o un danno alla proprietà, dovrà rimborsare al padrone di casa l'intero danno.
  13. S) La Proprietà non ha diritto ad entrare nell'appartamento affittato in assenza del cliente. Eccezione fatta solo in circostanze particolari nelle quali è necessario entrare per il ripristino di danni ad Impianti ed Attrezzature / Arredi e per la messa in sicurezza di persone e/o cose. Anche in questi casi il proprietario dell'appartamento ha il dovere di informare i clienti della sua entrata nell'appartamento. Nel caso di un ragionevole dubbio del proprietario, che l'appartamento abbia subito dei danni, i clienti devono permettere l'ingresso nell'appartamento per controllare lo stato oppure i danni. Non è permesso introdurre nell'appartamento armi, sostanze esplosive o facilmente infiammabili e sostanze dall'odore forte o sgradevole o qualsiasi strumento per la preparazione di pasti o altri apparecchi elettrici (ventilatore e simili) senza permesso.
  14. T) Non rispondiamo di eventuali disservizi dovuti a mancanza totale o parziale di forniture quali gas, elettricità, acqua, internet e riscaldamento non dipendente dalla nostra volontà.








2. NUMERI TELEFONICI UTILI


112 CARABINIERI

113 POLIZIA

115 POMPIERI – VIGILI DEL FUOCO

118 EMERGENZA SANITARIA - PRONTO SOCCORSO

1530 SOCCORSO IN MARE

1518 CCISS – TRAFFICO E VIABILITA'


010 5966 RADIO TAXI

Per prenotare il taxi si può inviare un messaggio Whatsapp 

al n. +39 392 5966123


010 5551 OSPEDALE SAN MARTINO (http://www.hsanmartino.it) CENTRALINO

010 352808 CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE SAN MARTINO

010 56321 OSPEDALE GALLIERA (http://www.galliera.it) CENTRALINO

010 56361 OSPEDALE GASLINI ((http://www.gaslini.org) CENTRALINO PER BAMBINI

010 56362414 OSPEDALE GASLINI PRONTO SOCCORSO - PER BAMBINI


Persone da contattare durante il soggiorno, in qualsiasi caso di necessità o per richieste di assistenza:

Sig. Marco Tel. +39 375 5608801

Sig.ra Natascia Tel. + 39 349 3541026

3. INFORMAZIONI GENERALI


PARCHEGGI IN ZONA


Il regime della sosta a pagamento nelle strade di Genova viene denominato Blu Area e prevede tariffe a tempo per i soggetti non residenti.

Gli orari di attivazione di Blu Area Genova sono 8:00 – 20:00 tutti i giorni feriali

Il sabato è previsto il pagamento di una tariffa giornaliera di € 5,00.

La domenica la sosta nei parcheggi Blu Area è gratuita.


Vittoria Park superficie A 650 mt a piedi dall'appartamento

Tariffa giornaliera € 5,00 con utilizzo applicazione APCOA FLOW


Vittoria Park interrato A 650 mt a piedi dall'appartamento

Tariffa giornaliera € 17,00 con utilizzo applicazione APCOA FLOW


Lambruschini Park A 850 mt a piedi

Parcheggio gratuito per gli ospiti a P -2, su richiesta


BANCOMAT/ BANCHE IN ZONA


Banca Intesa a 100 mt dall'appartamento

Banca BPER a 100 mt dall'appartamento



FARMACIE IN ZONA


Famacia San Pietro, Via Antonio Cecchi 63 r a 80 mt dall'appartamento.

Aperta da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e domenica dalle 8.30 alle 13


Farmacia Ghersi, Corso Buenos Aires 18 r a 650 mt dall'appartamento

Aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 24.00


SUPERMERCATI IN ZONA


Supermercato Carrefour a 100 mt dall'appartamento

Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 24.00


Supermercato Pam a 70 mt dall'appartamento

Aperto da lunedì a sabato dalle 8.00 alle 20.00 e domenica dalle 8.30 alle 13


Supermercato Basko a 200 mt


Esselunga a 1,2 km a piedi e 5 mn in auto (con parcheggio)- fronte mare in Corso Italia

Aperto da lunedi a sabato dalle 7.30 alle 22 e la domenica dalle 8 alle 20



PANIFICI IN ZONA


Panificio Dolce Forno, sotto casa a 10 mt

Aperto da lunedì al sabato dalle 6.30 alle 14.00 e dalle 16 alle 19.30


Panificio Pizza Sbrano H24 Via Carlo Barabino 98 a 220mt a piedi dall'appartamento


APERTURE H24 - 7 GIORNI SU  7


Bar Via Cecchi a 150 mt


Bar Arleo a 150 mt


BUS IN ZONA (AMT)


Linea 20 Capolinea Via Rimassa (300 mt)


Linea 20 Fermata Torino 1 / Ruspoli a 100 mt direzione Via XX Settembre / Centro Storico


Linea 42 Fermata Barabino / Torino a 300 mt direzione Piscine Albaro / Boccadasse


Linea 13 Fermata Questura direzione Acquario / Expo


Linea 13 Fermata Bisagno direzione Prato / Piscina Sciorba


OSPEDALI IN ZONA


Ospedale e Pronto Soccorso Galliera 


Ospedale e Pronto Soccorso San Martino https://www.ospedalesanmartino.it/


Ospedale e Pronto Soccorso pediatrico Gaslini


PISCINE IN ZONA


  • Piscine Albaro
  • Piscine Sciorba

CAMPI DA TENNIS/ PADDLE IN ZONA


  • Campi da tennis (su terra rossa) / Paddle Albaro
  • Campi da paddle Galliera

STAZIONE MARITTIMA GENOVA


Punto d'imbarco per le Isole (Corsica Sardegna Sicilia) e Nord Africa (Marocco Tunisia).

Moby / Tirrenia / GNV / Sardinia Ferriers / Tunisia Ship


STAZIONI FERROVIARIE IN GENOVA


Stazione Brignole a 1,5 km dall'appartamento a piedi o 4 fermate con il Bus 20.


Stazione Piazza Principe a 4 km dall'appartamento con il Bus 20 (12 fermate)









4. STORIA DELLA BANDIERA DI GENOVA


Foto Bandiera Genova


Come oggi per fare il segno di “vittoria” si protende il braccio e con l’indice e il medio divaricati si innalza il segno V, così attraverso i lunghi secoli che vanno dal più oscuro Medio Evo fino all’ Età dei Comuni lo stendardo della “Croce Rossa in campo bianco ” detto anche “Croce di San Giorgio” si è affermato con la stessa simbologia: Vittoria! E nel tempo, per una serie di motivi in cui si mischiano leggenda, cronaca e storia, questa bandiera è venuta a identificare la Repubblica di Genova e la stessa Città.

Il simbolo è la sintesi di due leggende nate in età ancor più antica, tra il 280 e il 320 dopo Cristo: la leggenda di San Giorgio che sconfigge il Drago e la leggenda di Costantino Imperatore Romano che prima della battaglia di Ponte Milvio vede in sogno l’apparire in cielo della Croce con la scritta “con questo segno vincerai!”.

L’uso dello stendardo con la croce rossa in campo bianco, innervato con il culto di San Giorgio, divenne popolarissimo in tutto l’Oriente bizantino e anche in Occidente, nei territori che più a lungo furono sotto l’egemonia di Bisanzio, tra questi Genova che vi rimase fino ai primi decenni del 600. Poi superata l’invasione longobarda, fatta barriera, anche con la diplomazia all’egemonia carolingia, e con la guerra marittima alle scorrerie arabe che imperversavano nel Mediterraneo, Genova riuscì nei secoli successivi a costruire le basi della propria autonomia simboleggiata dal simbolo antico, monopolizzato e riconosciuto come la sua bandiera: la croce rossa in campo bianco con cui le navi di Genova battevano tutto il Mediterraneo: il simbolo della Repubblica. Ma l’affermazione non fu senza tragedie.

Il 25 agosto dell’anno 935 Genova fu assalita, saccheggiata e incendiata da qualche migliaio di corsari arabi piombati dal mare con 200 galee alle prime luci dell’alba. La maggior parte dei genovesi di età valida era per mare impegnata nel consueto commercio di breve cabotaggio lungo le coste del Mar Tirreno settentrionale. Gli altri abitanti, salvo modesti presidi subito travolti, erano ancora nel dormiveglia. I pirati entrarono nelle case, le saccheggiarono, uccisero gli uomini, rapirono donne e bambini. La cattedrale e le chiese furono bruciate. Dopo quest’inferno gli arabi se ne andarono e gli abitanti catturati furono poi venduti come schiavi. Per tutta la Città rimasero migliaia di cadaveri, rovine fumanti e devastazione.

Ci vollero quasi venti anni perché i Genovesi potessero preparare la vendetta. Fu costruita una cinta di mura presidiata da milizie scelte e torri d’avvistamento lungo la costa. Nei cantieri navali e nella darsena furono costruite e allestite centinaia di galee con la formazione di carpentieri, maestri d’ascia, esperti di navigazione. Nelle piazze d’armi si formarono corpi di balestrieri divenuti poi temuti e famosi per la loro combattività.

Non attesero gli attacchi. Ma iniziarono loro stessi una guerra da corsa lungo le coste e nell’aperto Mar Mediterraneo.  Assalirono gli insediamenti arabi dislocati sulle rive della Spagna, nelle isole Baleari, in Corsica e in Sardegna, spingendosi a difesa dei convogli mercantili genovesi fino a perlustrare e minacciare le colonie arabe stabilite in Africa Settentrionale. Le navi Genovesi in navigazione cominciarono a segnalarsi con la bandiera di San Giorgio, croce rossa in campo bianco.

Poi ci furono i Trattati con l’Impero, conservati nel Codice Diplomatico della Repubblica di Genova, che “confermavano interamente ai Genovesi tutta l’autonomia e tutti i possedimenti che detenevano anche per consuetudine e comandavano che nessun feudatario o vassallo dell’impero osasse entrare nei loro territori o recar loro alcun attacco o molestia”. Ciò era dato agli habitatoribus in civitate Ianuensi” in cambio della difesa della costa e della navigazione per tutto il Mediterraneo occidentale.

Il vessillo di San Giorgio venne così ad identificare direttamente la Città, con la esenzione da altri tributi all’Impero. La repubblica infatti “con l’aiuto di Dio, scacciava l’impeto e l’insulto dei barbari che altrimenti vesserebbe quotidianamente tutto il mare da Roma a Barcellona, così che adesso chiunque poteva dormire sicuro all’ombra del suo fico o della sua vigna.”. Dunque ogni altra imposizione sarebbe assolutamente indebita ” poiché l questo risultato non potrebbe essere raggiunto dall’Impero neppure con una spesa annuale di diecimila marchi d’argento”.

In seguito a questi Trattati frutto di un’accorta diplomazia la bandiera di San Giorgio fu assunta ufficialmente come bandiera della Repubblica di Genova e con tale riconoscimento venne ad affermarsi stabilmente già nel primo secolo dell’anno 1000.

Le navi della Repubblica riconosciute dalla bandiera con “croce rossa in campo bianco” godevano del timoroso rispetto di ogni altro naviglio piratesco, per lo più arabo o comunemente detto saraceno, che incrociasse nel Mediterraneo: …”Genovesi! Meglio girare al largo”.

Fu così che flotte di altre Nazioni amiche o alleate trattarono con Genova per poter essere autorizzate ad issare sulle loro navi l’insegna genovese che gli garantiva una buona sicurezza da attacchi pirateschi. Nel 1190 la Corte di Londra chiese ed ottenne l’autorizzazione ad issare bandiera di Genova sulle proprie navi in navigazione nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Per questa autorizzazione si impegnarono a corrispondere alla Repubblica di Genova un tributo annuale.

Dopo la scoperta dell’America, nel corso dei secoli, mutarono i rapporti di forza tra le potenze marittime. Analogamente a quanto era avvenuto per la Repubblica di Genova, e per la stessa sintesi di leggenda, cronaca, potenza effettiva, la bandiera di San Giorgio è diventata così la bandiera dell’Inghilterra stessa.

Il tributo che Londra si era impegnata a versare a Genova è caduto in desuetudine.

Quanto sopra è confermato da quanto presente sul sito di wikipedia:

Croce di San Giorgio - Wikipedia

L'uso del vessillo da parte dei genovesi risale a epoche remote, quando l'esercito bizantino stanziava nella città e il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, ma è di sicuro attestato nel 1096.

La bandiera, storicamente utilizzata dalla Repubblica di Genova, aveva un valore di deterrente e difesa automatica: poiché i marinai ed i balestrieri genovesi erano considerati i migliori in circolazione, le navi nemiche, vedendo la bandiera, evitavano il conflitto. Ad esempio anche come citato dal sindaco di Genova Marco Bucci esiste un documento degli Annales Januensis[ del 1190 dove è indicata come "Vexillum beati Georgii" che attesterebbe la concessione dell'uso della bandiera con la croce di San Giorgio, da parte della Repubblica di Genova, Il vessillo di San Giorgio è stato richiesto alla Repubblica di Genova da re Riccardo "Cuor di Leone" (storicamente presente a Genova dal 1189 per imbarcarsi per le crociate dove chiese scorte, ammiragli e marinai) nel 1190, dietro il pagamento di un tributo annuale, mai più corrisposto dal 1771; durante la traversata il re inglese si accorse che musulmani, turchi, spagnoli, francesi e catalani se ne stavano ben alla larga e incuriosito ne chiese il motivo all’ammiraglio genovese Lercari comandante della spedizione, la cui risposta convinse il sovrano inglese ad apprezzare tale vessillo: "attaccar battaglia contro un legno difeso da questa insegna porta ad una morte certa." Durante le celebrazioni per le Colombiadi svoltosi a Genova nel 1992 il principe Edoardo, duca di Kent pronunció queste parole in un discorso: "...The St. George's flag, a red cross on a white field, was adopted by England and the City of London in 1190 for their ships entering the Mediterranean to benefit from the protection of the Genoese fleet. The English Monarch paid an annual tribute to the Doge of Genoa for this privilege...", sostanzialmente riproponendo lo stesso concetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5. COME ARRIVARE A


AEROPORTO


BUS https://www.airport.genova.it/riparte_volabus 


Per tutti i visitatori che arrivano a Genova in aereo, è attivo il servizio navetta VOLABUS che permette di arrivare davanti alla Stazione Bignole. Il biglietto costa € 6,00 cartaceo e €5,00 on line (con 60mn di validità). Un gruppo di 3 persone può usufruire di una tariffa agevolata € 13, 00 per 3 persone che viaggiano insieme, e per i viaggiatori abituali è a disposizione un carnet da 8 corse a 34 euro.

I bambini sotto gli 8 anni viaggiano gratis fino a un massimo di 3 bambini per ogni passeggero pagante.

I titoli di viaggio per Volabus si possono acquistare sul sito www.amt.genova.it, nella sezione “Tariffe/Acquisto online e via SMS”, sulla APP AMT, direttamente a bordo di Volabus, presse le biglietterie AMT, le rivendite convenzionate, presso gli IAT, in aeroporto e tramite le emettitrici automatiche presenti sul territorio.

  • Piazza Verdi (Brignole) – Aeroporto arrivi

5.00 6.00 6.55 7.35 8.25 9.00 9.45 10.25 11.10 11.50 12.35 13.10 13.55 14.30 15.20 16.00 16.40 17.25 18.05 18.50 20.40 22.30 00.20

  • Aeroporto arrivi – Piazza Verdi (Brignole)

6.50 7.45 8.20 9.05 9.45 10.30 11.05 11.55 12.30 13.15 13.50 14.40 15.15 16.00 16.45 17.25 18.10 18.50 20.00 21.15 23.30 00.55

Da Brignole si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE con una piccola distanza di circa 1 km (14 minuti). O si può prendere a poca distanza alla fermata CADORNA/ PIAZZA DELLA VITTORIA il BUS 20 per scendere dopo 4 fermate a CORSO TORINO 4 / RUSPOLI (costo biglietto € 1,50 cadauno). Da li si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE. (130 MT).


TAXI


Con il taxi si può arrivare alla WATERFRONT HOUSE in circa 30 mn al costo fisso di € 25 fino a 4 persone. Qualora le persone siano 5/6 il costo è pari ad € 30,00.


CON NAVETTA PERSONALE


Su richiesta può essere fornito un servizio Navetta fino ad un massimo di 5/6 persone (a seconda del numero di valigie) ad un costo di € 30,00.


STAZIONE FERROVIARIA PIAZZA PRINCIPE / METRO


Da WATERFRONT HOUSE si arriva a Piazza Principe prendendo il BUS 20 (fermata CORSO TORINO 1/ RUSPOLI) dopo aver fatto 130 mt a piedi. Dopo circa 25 mn, in 13 fermate, si arriva a Principe (PIAZZA ACQUAVERDE FRONTE STAZIONE). Il costo del biglietto è di € 1,50 a persona.

Da Principe si può arrivare alla WATERFRONT HOUSE nel modo seguente:

scendendo verso mare (280 mt) si può prendere il BUS 20 (fermata GRAMSCI 1/COMMENDA) e dopo circa 25 mn, in 12 fermate, si scende alla fermata CORSO TORINO 4 / RUSPOLI (costo biglietto € 1,50 a persona) e poi si arriva con 130 mt a piedi.


PORTO DI GENOVA TERMINAL TRAGHETTI


Dal Terminal Traghetti si può arrivare alla WATERFRONT HOUSE nel modo seguente:

si esce dal terminal, si risale 190 mt e si prende il BUS 20 (fermata CANTORE 6 / MATITONE) e dopo circa 30 mn, in 16 fermate, si scende alla fermata CORSO TORINO 4 / RUSPOLI (costo biglietto € 1,50 a persona) e poi si arriva con 130 mt a piedi.

Da WATERFRONT HOUSE si arriva al Terminal Traghetti prendendo il BUS 20 (fermata CORSO TORINO 1/RUSPOLI) dopo aver fatto 130 mt a piedi. Dopo circa 30 mn, in 17 fermate, si scende alla fermata BUOZZI 2/METRO DINEGRO . Il costo del biglietto è di € 1,50 a persona.


STAZIONE FERROVIARIA BRIGNOLE / METRO


Da Brignole si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE con una piccola distanza di circa 1 km (14 minuti). Altrimenti si può prendere il BUS 20, a 150 mt, alla fermata CADORNA/ PIAZZA DELLA VITTORIA per scendere dopo 4 fermate a CORSO TORINO 4 / RUSPOLI (costo biglietto € 1,50 cadauno). Da li si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE. (130 MT)


Da WATERFRONT HOUSE si arriva a piedi a BRIGNOLE con una piccola distanza di circa 1 km (14 minuti). Altrimenti si può prendere il BUS 20, a 200 mt, alla fermata CORSO TORINO 1/RUSPOLI per scendere dopo 4 fermate a CADORNA / PIAZZA DELLA VITTORIA (costo biglietto € 1,50 cadauno). Da li si arriva a piedi a BRIGNOLE (200 MT).


PARCHEGGIO LAMBRUSCHINI PARK / TEATRO DELLA CORTE


Da Brignole si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE con una piccola distanza di circa 1 km (14 minuti). Altrimenti si può prendere il BUS 20, a 150 mt, alla fermata CADORNA/ PIAZZA DELLA VITTORIA per scendere dopo 4 fermate a CORSO TORINO 4 / RUSPOLI (costo biglietto € 1,50 cadauno). Da li si arriva a piedi alla WATERFRONT HOUSE. (130 MT)


Da WATERFRONT HOUSE si arriva a piedi a BRIGNOLE con una piccola distanza di circa 1 km (14 minuti). Altrimenti si può prendere il BUS 20, a 200 mt, alla fermata CORSO TORINO 1/RUSPOLI per scendere dopo 4 fermate a CADORNA / PIAZZA DELLA VITTORIA (costo biglietto € 1,50 cadauno). Da li si arriva a piedi a BRIGNOLE (200 MT).


CENTRO STORICO


Da WATERFRONT HOUSE si arriva a piedi alla Casa di Colombo (2 km) e li entra nel Centro Storico oppure si arriva a piedi in Via XX Settembre (1,4 km) ed al temine dopo 2,5 km si arriva in Piazza De Ferrar e si può entrare nel Centro Storico

Altrimenti si può prendere il BUS 20, a 150 mt, alla fermata CORSO TORINO 1/RUSPOLI per scendere dopo 7 fermate a DE FERRARI (costo biglietto € 1,50 cadauno).













A TUTTI I NOSTRI OSPITI CHE LO RICHIEDONO SI SEGNALANO I MIGLIORI PERCORSI CON I RELATIVI MEZZI PER TUTTO QUANTO SI PUO’ VEDERE A GENOVA:

CORSO ITALIA / BOCCADASSE / PIAZZA DELLA VITTORIA / VIA XX SETTEMBRE / PORTA SOPRANA - CASA DI COLOMBO / PIAZZA DE FERRARI - PALAZZO DUCALE - TEATRO CARLO FELICE / CATTEDRALE DI SAN LORENZO / CENTRO STORICO / EXPO / ACQUARIO / MUSEO GALATA DEL MARE / CITTA' DEI BAMBINI / SOMMERGIBILE / BATTELLO GENOVA PEGLI / VILLA CROCE “CASCATA A GENOVA” / CASTELLETTO / FUNICOLARE RIGHI - SANT'ANNA / CASTELLO G.B. D'ALBERTIS / LANTERNA / TRENINO DI CASELLA / MONUMENTO DI QUARTO / NERVI PASSEGGIATA E PARCO DI NERVI


RIVIERA DI LEVANTE


BOGLIASCO / RECCO / CAMOGLI / SANTA MARGHERITA / PORTOFINO / RAPALLO / CHIAVARI / SESTRI LEVANTE / MONTEROSSO / FRAMURA / BONASSOLA / LEVANTO / CINQUE TERRE



RIVIERA DI PONENTE


ARENZANO / NOLI / SPOTORNO / FINALE LIGURE / FINALBORGO / ALASSIO








6. Storia di Genova


Genova fu per circa otto secoli capitale dell'omonima Repubblica, che comprendeva la quasi totalità della Liguria, la Corsica (poi ceduta alla Francia nel 1768), parte dell'oltregiogo piemontese e l'isola di Capraia.

Per circa cinque secoli fiorirono in tutto il bacino Mediterraneo i possedimenti genovesi, ora con carattere di empori o basi commerciali, ora come vere e proprie colonie, dipendenti direttamente dalla Repubblica, dal Banco di San Giorgio o da privati cittadini.

Continua la lettura su https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Genova
















7. Da visitare a Genova


PALAZZI DEI ROLLI


La "Nobiltà genovese" prima del 1500 era una oligarchia molto ristretta, che nei secoli precedenti, aveva intrapreso coraggiose iniziative sul mare con i commerci marittimi e la gestione delle colonie genovesi in oriente, ma che era stata sempre divisa da fazioni e rivalità, spesso in competizione tra di loro.

Il XVI secolo, noto come il “secolo dei genovesi”, rappresenta l’apice assoluto del potere per la Superba e per descrivere le ricchezza della Repubblica di Genova, una frase dell'epoca diceva:"L'oro nasce nelle Indie, muore in Spagna, ma viene sepolto a Genova".

Dopo il 1500 il comportamento del "Patriziato Genovese" (cioè le famiglie più benestanti) diventerà sempre più "spagnoleggiante".

Infatti, non giudicando più conveniente investire in galere o imprese marittimo-commerciali la grande disponibilità di denaro precedentemente raccolto, e non potendo questo rimanere inutilizzato a lungo nella banche o nelle casse di risparmio, sarà investito nella costruzione di imponenti e ricchi palazzi di rappresentanza: residenze belle, solenni, fastose come regge, chiamati "I ROLLI" (150 edifici inscritti in cinque elenchi o "rolli degli alloggiamenti pubblici"), che saranno anche usati per ricevere ed ospitare i Re, Ambasciatori e Nobili stranieri in visita in città. Proprio perchè non esistevano adeguati edifici di proprietà della Repubblica, l' "onore" e l' "onere" erano a carico della Famiglia estratta a sorte utilizzando il sistema dei "bussoli" o "pissidi" in cui le famiglie patrizie, a seconda della categoria della residenza, inserivano i biglietti con i propri nomi.

Genova inizia a diventare famosa in Europa come "Città dei Palazzi".

Gli investimenti verranno rivolti, oltre che alla edilizia di prestigio, anche a tutti quei prodotti e manufatti dell'attività artistica e artigianale di pregio che completavano l'arredo di queste fastose dimore: tappeti, arazzi, affreschi, statue, mobili, argenteria. Questa scelta porterà lavoro e ricchezza anche al ceto medio degli artigiani.

Nello stesso periodo saranno costruite anche importanti opere pubbliche come le MURA della città di Genova (Cinta del 1500) che racchiudevano tutta la città, percorrendo le colline circostanti per circa 10 miglia dalla LANTERNA alla FOCE. Furono erette anche grandi Basiliche come quella dell'Alessi a Carignano.

La qualità dell'architettura e delle decorazioni del palazzi di Genova, il curioso sistema di ospitalità pubblica e l'attenzione di Rubens sono gli elementi per i quali nel 2006 “Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi del Rolli” vengono inseriti nel Patrimonio dell'Umanita dell'UNESCO.

Oggi, il sito UNESCO comprende 42 palazzi dei Rolli, fra gli oltre 100 esistenti, che da Strada Nuova arrivano a gran parte del centro storico attraverso Via Lomellini, Piazza Fossatello e Via San Luca, fino a Piazza Banchi e al mare.

I palazzi dei Rolli, in alcuni casi, appartengono ancora oggi a privati, mentre molti sono diventati sedi di banche o uffici; alcuni sono diventati Musei e sono quindi sempre visitabili: i palazzi dei Musei di Strada Nuova, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Pellicceria, il Museo di Palazzo Reale.

Ogni anno Genova celebra i suoi Palazzi dei Rolli, con l’evento Rolli Days: weekend durante i quali tutti i palazzi aprono le porte e mostrano al pubblico i loro tesori  

Come strutturare la sottodivisione e come quindi dare alla possibilità di accedere alla descrizione di ogni singolo Palazzo?


PALAZZO REALE


Dal sito http://palazzorealegenova.beniculturali.it/storia  


Palazzo Reale nasce come grande dimora patrizia edificata dai Balbi – che lo costruirono tra il 1643 ed il 1650 – e dai Durazzo – che lo ampliarono tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo. Diventa Palazzo Reale nel 1824 quando viene acquistato dai Savoia.

Il palazzo è uno dei più vasti complessi architettonici sei-settecenteschi a Genova con saloni di rappresentanza completi di affreschi, stucchi, dipinti, sculture, arredi e suppellettili appartenuti alle famiglie nobili e reali che lo abitarono. Le volte dei salotti e delle gallerie sono affrescate da alcuni dei nomi più importanti della decorazione barocca e rococò.

Tra gli oltre cento dipinti esposti nelle sale si trovano opere dei migliori artisti genovesi del Seicento insieme a capolavori di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e dei Bassano. Le radici di Palazzo Reale affondano nel Seicento e fu voluto dalla famiglia aristocratica dei Balbi. Il 4 febbraio 1643 Stefano Balbi, abile finanziere, presentò il progetto per l’imponente fabbrica che sarebbe sorta di fronte alla chiesa di San Carlo e affidò i lavori agli architetti Pier Francesco Cantone, Michele Moncino e Giovanni Angelo Falcone. L’impianto secentesco della costruzione era allora limitato all’attuale corpo centrale e per la decorazione delle sale furono chiamati alcuni degli artisti più apprezzati sulla scena genovese come Giovan Battista Carlone e Valerio Castello, ma anche i bolognesi Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli.

Il palazzo cambiò di proprietà nel 1679, quando Eugenio Durazzo lo acquistò. Il nuovo proprietario oltre a ridecorare la maggior parte delle sale diede il via a nuovi lavori edilizi: la costruzione dell’ala orientale, la decorazione della lunga facciata su Strada Balbi e la ricostruzione del Teatro del Falcone. Nella prima metà del Settecento il palazzo assunse un’articolazione tutta scenografica, con la costruzione dei due corpi scala, del grande terrazzo a U e dell’ampliamento del cortile d’onore.

Risale a questa fase la Galleria degli Specchi, per la quale vennero presi come modelli d’esempio le gallerie dei Palazzi Colonna e Doria Pamphilj a Roma e la Galerie de Glaces, Versailles. All’inizio dell’Ottocento i Durazzo, afflitti da una crisi economica, misero in vendita il palazzo. Il primo a interessarsene fu Napoleone Bonaparte, ma alla fine ad aggiudicarsi la dimora nel 1824 fu il re di Sardegna Vittorio Emanuele I.

Furono subito previsti importanti lavori di restauro e gli appartamenti furono adattati ai bisogni della famiglia reale nuovo uso. Così in quei decenni fu costruito un passaggio coperto che univa la reggia su via Prè e alla Regia Darsena e vennero allestite la Sala del Trono, la Sala della Udienze, il Salone da Ballo e un appartamento nobile al primo piano.

Nel secondo piano nobile nell’ala di levante furono allestiti gli appartamenti del Re e della Regina, mentre l’ala di ponente fu destinata ad appartamento per il secondogenito di re Carlo Alberto, Ferdinando Duca di Genova.

I Savoia commissionarono le decorazioni ai più rispettati professori della locale Accademia Ligustica e nel 1821 Carlo Felice aveva acquistato un importante raccolta di dipinti per la quadreria, ormai scarna a causa dalle alienazioni volute dagli ultimi eredi Durazzo in epoca di crisi e dai trasferimenti di opere a Torino ordinati sia da Carlo Felice che da Carlo Alberto.

Palazzo Reale cambiò proprietario per l’ultima volta nel 1919, quando Vittorio Emanuele III lo cedette allo Stato Italiano.


PALAZZO BIANCO Via Garibaldi 11


Palazzo Bianco si può considerare il più antico e, al contempo, il più recente tra i fastosi edifici che prospettano su via Garibaldi, la "Strada Nuova", edificata a partire dal 1550 per ospitare gli edifici degli esponenti più illustri dell’aristocrazia genovese. Il Palazzo venne eretto fra il 1530 e il 1540 per Luca Grimaldi, membro di una delle più importanti famiglie genovesi.

Nel 1580, alla morte di Luca, un suo omonimo acquisì la proprietà ed effettuò nuovi lavori, ma l’immobile rimase piuttosto modesto, tanto che Rubens non lo annoverò fra i palazzi da lui studiati e fatti oggetto di rilievi, confluiti nella pubblicazione dedicata alle dimore più grandiose di Genova nel 1622.

Maria Brignole-Sale De Ferrari, duchessa di Galliera, assegnò per testamento nel 1884 al Comune il Palazzo Bianco, unitamente a un notevole nucleo di opere antiche e moderne e a rendite immobiliari destinate a incrementarne il patrimonio artistico. La storia del Palazzo, da questo momento, si intreccia con la storia della formazione dei musei civici genovesi, di cui diviene il fulcro. Volontà della duchessa era infatti "la formazione di una pubblica galleria", di cui la città era ancora priva.


PALAZZO ROSSO – Via Garibaldi 18


La facciata rossa gli è valso il soprannome con cui tutti lo indicano e che nasconde il nobiliare titolo di Palazzo Rodolfo e Francesco Maria Brignole. Visitabile oggi come parte dei Musei di Strada Nuova (insieme a Palazzo Bianco e a Palazzo Tursi), la dimora è decorata ad affresco da alcuni dei pittori più importanti del Seicento ligure e mantiene intatto il suo fascino grazie alla presenza del mobilio originale e all’esposizione di molte opere della preziosa quadreria della famiglia Brignole-Sale, che comprende dipinti di Veronese, Guercino, Dürer e Van Dyck.


PALAZZO NICOLOSIO LOMELLINO – Via Garibaldi


Intercettando per tempo l’apertura mensile e prenotando, è possibile visitare anche Palazzo Lomellino che insiste su via Garibaldi unendosi al coro della strada-museo nel cuore elegante di Genova. Oltre allo scalone, alle armonie architettoniche, al trionfo di stucchi e alle sale affrescate dal pittore seicentesco Bernardo Strozzi, celebre è l’incanto che coglie il visitatore nel Giardino Segreto, rigoglioso di piante e popolato da creature mitologiche scolpite nella pietra.


http://www.isegretideivicolidigenova.com/p/gli-edifici-pubblici.html


https://wonderfulitaly.eu/it/magazine/arte-e-cultura/i-carruggi-di-genova-3527 













A TUTTI I NOSTRI OSPITI CHE LO RICHIEDONO SI SEGNALANO I MIGLIORI PERCORSI CON I RELATIVI MEZZI PER TUTTO QUANTO SI PUO’ VEDERE A GENOVA:


CORSO ITALIA / BOCCADASSE / PIAZZA DELLA VITTORIA / VIA XX SETTEMBRE / PORTA SOPRANA - CASA DI COLOMBO / PIAZZA DE FERRARI - PALAZZO DUCALE - TEATRO CARLO FELICE / CATTEDRALE DI SAN LORENZO / CENTRO STORICO / EXPO / ACQUARIO / MUSEO GALATA DEL MARE / CITTA' DEI BAMBINI / SOMMERGIBILE / BATTELLO GENOVA PEGLI / VILLA CROCE “CASCATA A GENOVA” / CASTELLETTO / FUNICOLARE RIGHI - SANT'ANNA / CASTELLO G.B. D'ALBERTIS / LANTERNA / TRENINO DI CASELLA / MONUMENTO DI QUARTO / NERVI PASSEGGIATA E PARCO DI NERVI


RIVIERA DI LEVANTE


BOGLIASCO / RECCO / CAMOGLI / SANTA MARGHERITA / PORTOFINO / RAPALLO / CHIAVARI / SESTRI LEVANTE / MONTEROSSO / FRAMURA / BONASSOLA / LEVANTO / CINQUE TERRE


RIVIERA DI PONENTE


ARENZANO / NOLI / SPOTORNO / FINALE LIGURE / FINALBORGO / ALASSIO





8 SPECIALITA’ GENOVESI


  • Pesto
  • Focaccia
  • Focaccia con le cipolle
  • Pansoti alla salsa di noci
  • Torte di verdura
  • Focaccia al formaggio
  • Farinata
  • Cima genovese
  • Stoccafisso

Come arrivare da noi

Via della Libertà, 26/10, 16129 Genova GE

Google Map

Waze Map

Seguimi su